Hai presente i Cure?

Volevo mettere una canzone dei Cure ma non posso.

Fortuna che me l’hanno detto che non posso.

Grazie per avermi avvertita.

Per la cronaca avrei messo “Friday i’m in love” che è una signora canzone.

Ma non posso.

Io lo so chi sono i Cure eh.

Non vi sbagliate con i Blur che sono quelli che vinsero la guerra del britpop con gli Oasis e non sbagliatevi nemmeno con quelli di Sweet Bitter Symphony che sono i Verve.

I Cure spaccano ma non posso postare una loro canzone oggi che poi succedono le tragedie. Non per modo di dire. Tragedie vere.

Tragedie del tipo di quelle provocate dalla farfalla che scatena l’ uragano dall’altra parte del mondo con il solo battito delle ali.

Io sono la farfalla del tuo Butterfy Effect, fattene una ragione.

Niente Cure dunque. Attaccatevi.

Beccatevi i Placebo.

“E tu, dimenticami quando sarai quello che hai sempre sognato. Non azzardarti a ricordarti di me quel giorno)

Ps: questo post è dedicato ad una mia amica che capirà quando lo leggerà e riderà molto. E mi farà sbattere le ali.

Certe notti

Le riconosco al volo le notti come questa.

Quando ogni cosa ha il sapore agrodolce della nostalgia.

Quando le dita vanno da sole e volano sulla tastiera e buttano giù cose lunghissime. Infinite. Dannose.

Quante, quante parole.

Quando tutto quello che leggo mi trafigge. E dovrei smetterla ma come faccio a non lasciarmi stregare da queste parole?

Sarà Aprile. Maledetto sempre tu sia, Aprile.

Sarà la primavera.

Sarà l’allergia, sarà l’intolleranza.

Saranno le fragole.

Sarà quella canzone che non riesco a togliermi dalla testa. E che spunta sempre in queste notti qui.

Dannazione.

Ne ascolto un’altra per dispetto.

Ecco, voglio ascoltare una canzone talmente bella “da rendermi felice e triste nello stesso tempo “.

Ma no, non posso farlo mica. Farlo significherebbe spegnere tutto, chiudere gli occhi e ricordarla quella canzone.

Ma non avrebbe senso perché  “Hai presente quando la musica all’improvviso stride se l’ascolti con la persona sbagliata?”.

La persona sbagliata in questo momento sono io.

Dunque faccio la codarda, ascolto una canzone che non vuol dire niente e riempio il cestino di parole.

E buonanotte.

Che non sarà.